Catullo. Le poesie

Poesia
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"Catullo. Le poesie" (a cura di Francesco Della Corte) - Fondazione Lorenzo Valla-Arnoldo Mondadori Editore, 1998.

Passano i secoli, tramontano e risorgono le mode let­terarie, e Catullo resta un miracolo che ogni genera­zione riscopre.

Questo giovane svagato — che scende a Roma dalla sua provincia, frequenta la vita mondana della capitale, si innamora, ha degli amici, passa il tem­po senza far nulla, si rifiuta di prendere partito nella vita politica del suo tempo - offre, a ogni tipo di let­tore, quanto egli desidera. Chi ama la poesia colta e ri­flessa, ammirerà, tra i versi dì Catullo, le squisite com­posizioni e traduzioni alessandrine. Chi chiede alla poe­sia di riflettere gli impulsi del cuore, vi scoprirà l'eros giunto al massimo straziante dell'ardore e della natura­lezza. Chi ama il « moderno », preferirà le poesie fatte di nulla, tratte dalla minima esistenza quotidiana, che deridono un imbecille o un famoso uomo politico, che raccontano il furto di un fazzoletto o un aneddoto sconcio, che parlano di letteratura e di amici. Qui il quotidiano resta qual è: volgare, ridicolo, caotico: nessuna patina letteraria lo sublima; eppure una ele­ganza inimitabile trasforma ogni minimo evento in un gioiello, che rimane impresso per sempre nella nostra memoria. Francesco Della Corte raccoglie nel suo denso com­mento il succo degli studi catulliani antichi e moderni. La bellissima traduzione è l'unica italiana che renda giustizia alla ricchezza e alla leggerezza di toni del più difficile liriche di ogni tempo.