"Ovidio. Eroidi" (introduzione, traduzione e note di Emanuela Salvadori) - Garzanti-Milano, 2008.
Ventuno eroine del mito classico - da Elena a Briseide, da Penelope a Bidone - scrivono una lettera accorata e straziante al loro amante per convincerlo a non lasciarle.
Di fronte a questi uomini lontani, insensibili e assenti, si stagliano con poetica drammaticità altrettante donne poste di fronte a un destino che si compie loro malgrado. Ogni epistola è una storia a sé stante, eppure, lette tutte d'un fiato, tracciano un meraviglioso ritratto collettivo dell'universo femminile, scandagliato con sorprendente profondità fino nei recessi più oscuri dell'anima, dove risiedono le spinte primigenie dell'amore.