"Pensieri e riflessioni nel tempo" di Luciana Piano - Edizioni Fiore-San Gavino M.le, 2010.
Luciana Piano è nata il 19 Giugno 1950 a San Gavino Monreale, dove ha vissuto fino al 19 Marzo 2010, quando è mancata dopo aver combattuto una lunga battaglia.
Ha conseguito il diploma al liceo scientifico "Marconi" di San Gavino Monreale e, sin da giovane, ha mostrato particolare attitudine per la poesia, componendo vari versi. Nel 1995 ha partecipato al 2° concorso di poesia indetto dal CIF a San Gavino. È stata impiegata fino alla pensione all'IBM a Cagliari.
Prefazione.
"Ho accolto con piacere l'invito rivoltomi dall'autrice, mia carissima ex alunna, a presentare questa raccolta di 1 poesie e le sono grata anche perché mi ha consentito di fare un piacevole tuffo nel mare della mia giovinezza. L'antologia, dal titolo eloquente, pensieri nel tempo, costituisce un affresco della vita umana nel suo alternarsi di luci e ombre, di illusioni e delusioni che accompagnano l'uomo nel suo quotidiano cammino per dare spazio anche ad un ritratto della natura che di questo destino sembra compartecipe. Quella natura che ci colpisce e ci seduce con i suoi tramonti che si perdono lungo la linea dell'orizzonte, con il profumo intenso e avvolgente della macchia mediterranea, con il fragore della terra bagnata dalla pioggia, con le sue cime che si innalzano verso un cielo terso rischiarato dai colori dell'arcobaleno, quella stessa natura a cui l'uomo rivolge uno sguardo distratto, cogliendone solo il volto più immediato e non quel profondo valore simbolico che le appartiene. Quell'uomo troppo distratto dalle ansie del quotidiano, vittima di una routine che talvolta degenera in noia, un uomo che si affanna verso la conquista di mete nuove e ambiziose rischiando di essere ingoiato dal meccanismo perverso del proprio individualismo. Di contro, il volto di chi sembra ribellarsi a questo triste processo di omologazione a cui la nostra società inesorabilmente va incontro, volendo cogliere proprio nel quotidiano la possibilità di soffermarsi a riflettere, osservando il risveglio della città, scorgendo dietro l'accendersi di ogni luce il rincominciare della vita con i suoi ritmi e nei colori dell'alba l'inizio di un nuovo giorno, non volendo rinunciare alla poesia data dall'alternarsi dei paesaggi intravisti dal finestrino di un treno e dai volti assonnati e confusi che quotidianamente incontriamo nella nostra strada in cui sono scolpite le ansie, le preoccupazioni ma anche i sogni e le speranze, termometro della condizione umana. Sono questi alcuni dei contenuti identificabili nell'opera in cui è peraltro palese un sentimento di profondo ottimismo e serenità che si concretizza in un accorato inno di speranza espresso in numerosi componimenti."
Vincenzangela Fenu