La casa grigia

Iperborea
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"La casa grigia" di Herman Bang - Iperborea, 2012.

Ex medico di corte, il vegliardo Ole Hvide, per tutti Sua Eccellenza, si è ritirato nella sua casa padronale, mausoleo di un mondo nobil-borghese destinato a tramontare insieme al XIX secolo.

Come a esorcizzare la disfatta, negli ampi salotti dai blasoni ingialliti si succedono i pranzi e i ricevimenti e i fiumi di chiacchiere frivole. Unica voce fuori dal coro, Ole Hvide si erge a coscienza lucida e amara della fine. Mentre lotta con la sua vista indebolita per scrivere poesie che nessuno pubblica, i pazienti smettono di chiamarlo e perfino i parenti gli nascondono la malattia dell'adorata nipotina Emmely. All'ombra delle continue spese, il suo patrimonio si va sgretolando insieme a un intero ordine sociale. Ma lo spettacolo deve continuare, e in questa tragicommedia della decadenza in cui Herman Bang traspone la propria storia famigliare, per salvare almeno la dignità, a Sua Eccellenza non resta che l'ironia salace del più cinico Oscar Wilde, verso se stesso, la propria epoca, e ogni umana illusione.