"L'anello rubato" di Selma Lagerlöf (trad. dallo svedese e introduzione di Silvia Giachetti) - Iperborea, 1995.
Una storia di fantasmi che rievoca la magia dei racconti ascoltati accanto al fuoco.
L’anello trafugato dalla tomba e la maledizione a chiunque ne entri in possesso, lo spettro che si aggira fra i vivi, perseguitando colpevoli e innocenti, il sovrapporsi di personaggi a figure storiche e la vividezza della narrazione sono motivi attinti dall’immenso patrimonio della tradizione popolare, ma la tradizione “gotica” serve alla Lagerlöf per riaffermare il tema di tutta la sua opera: l’amore come unica forza positiva che si può contrapporre al male e spezzare la catena dell’odio.
RECENSIONI:
Il Messaggero Veneto – Mario Turello (15/2/96)
Una sera d’inverno accanto al camino