"Jerusalem" di Selma Lagerlöf (traduzione dallo svedese di Maria Svendsen Bianchi) - Iperborea, 1997.
Alla fine dell’Ottocento, la quasi totalità del piccolo villaggio svedese di Nås si trasferisce a Gerusalemme per unirsi a una colonia fondata da una setta americana.
Affascinata dalla “follia romantica dell’impresa”, la Lagerlöf va a trovarli per cercare di capire. Ne nasce uno dei suoi capolavori, un romanzo epico in cui trovano spazio i suoi temi più cari: il contrasto fra l’attaccamento alla terra e la nostalgia di un ideale, fra realtà e utopia. Nelle vicende dei protagonisti s’incarna quella ricerca di riconciliazione con se stessi e con il proprio destino che è di ogni essere umano.
RECENSIONI:
Il Messaggero – Goffredo Fofi (25/11/97)
Se il dolore e l'amore incontrano la fede
Il Manifesto – Fulvio Ferrari (12/3/97)
Scritture boreali