"La più grande battaglia di Alessandro Magno. Alla conquista del mondo" di Raffaele D'Amato - Newton Compton, 2012.
A Gaugamela, nel 331 a. C., ebbe fine il potere della gloriosa dinastia iranica degli Achemenidi, che aveva creato un impero vasto dall'Indo al Mediterraneo.
Grazie a una delle più brillanti tattiche militari di tutti i tempi, il giovane re macedone Alessandro, con un'armata di neppure 50.000 uomini, sconfisse un esercito stimato in più di un milione di anime. Tra le sterpaglie della piana di Arbela tutti i popoli dell'Asia sottomessi all'Impero Persiano affrontarono le falangi greche e macedoni e la cavalleria pesante dei sette "Compagni" di Alessandro. Inutilmente. Le cariche di cavalleria persiana, la massa della fanteria e la ferocia dei carri falcati del re dei re Dario III nulla poterono contro la brillante manovra di avvolgimento ideata da Alessandro e la potenza della sua falange. Il sogno dei Greci, vendicare l'invasione persiana della loro terra avvenuta nei primi decenni del V secolo a. C., era stato realizzato da un ragazzo di venticinque anni. Dopo Gaugamela il mondo non fu più lo stesso: la vittoria di Alessandro e le sue conquiste contribuirono a fare della cultura greca una cultura universale.