"Il vecchio schiavo e il molosso" di Patrick Chamoiseau (traduzione di Paola Ghinelli) - Il Maestrale.

Un uomo corre attraverso la Martinica. È un vecchio schiavo taciturno che ha passato la sua intera, anonima esistenza in una piantagione di canna da zucchero. Ma ora fugge, e il Padrone si mette sulle sue tracce con un molosso feroce, allevato per sbranare schiavi. La corsa del vecchio, scandita da un ritmo che segna la conquista della consapevolezza di sé, diviene un'escursione del passato martinicano.

"Creaturine" di Alberto Capitta - Il Maestrale.

Premio "Lo Straniero".
Rosario e Nicola: figli di un orfanotrofio all'alba del Novecento. Un giorno sembrano dividersi, in un gioco di destini che si sfiorano grazie anche ad un anello perduto e ritrovato. Rosario affronterà il suo ingresso nel consorzio umano: un'anomala famiglia adottiva, l'istruzione, il lavoro, l'amore. Nicola andrà verso una vita di sola natura. Vagabondi, incontreranno altre esistenze disperse... ma a cosa è servito tanto correre, tanto remare?

"Racconti con colonna sonora" di Sergio Atzeni - Il Maestrale.

A cura di Giancarlo Porcu.
Nove storie di bassifondi e periferie, dai porti del mediterraneo alle lagune del nord Europa, con visioni africane. Racconti che rubano il tempo a sax, tamburi e giri di basso. Storie dettate dalla musica:"Ogni musica, evoca immagini, in chi ascolta... chi riesce, a immaginare Toro Seduto che guida le truppe, e Custer laggiù in fondo, e le urla dei morenti - con La Primavera, in sottofondo?". Così Atzeni danza la sua iniziazione alla scrittura.

"I sogni della città bianca" di Sergio Atzeni - Il Maestrale.

A cura di Giuseppe Grecu.
Come uno specchio deformante le storie del narratore riflettono desideri e aspirazioni della varia umanità che popola la'città bianca'; eroici implacabili sogni di rinnovamento che scuotono una realtà in perpetua attesa del miracolo che la salvi. Nei ventisette racconti risalenti ai primi anni '80, si dispiega la tenace volontà di raccontare, e di raccontarsi, di un giovane talento letterario, ormai alle soglie della grande stagione dei romanzi.

"Una ignota compagnia" di Giulio Angioni - Il Maestrale.

lo non sapevo fare nulla. Ed eccomi a '^Milano specialista in confezioni per signora». Dalle cronache della fine del millennio appena scorso, un racconto di amicizia e di lavoro, di donne e di speranze in uno strano incontro milanese tra un africano e un sardo che si conoscono, si riconoscono, si raccontano, cercando di capire e di farsi una vita almeno provvisoria nella metropoli sconosciuta. E c'è un brutto affare, che infine cambia tutto.

"Alba dei giorni bui" di Giulio Angioni - Il Maestrale.

Premio Dessi'.
A trentasei anni Alba Pistis osserva smarrita le macerie della propria famiglia. È la sorella maggiore di due gemelli, maschio e femmina, ma si è sempre sentita loro madre, e il carico è aumentato dopo la morte dei genitori. Qualcosa però è cambiato: Alba non riconosce più quei fratelli cresciuti di nascosto che ora negano il suo ruolo. Con un silenzio che fa male,Valentina partirà, lasciando Alba sola in lotta con la tossicodipendenza di Carlo.

"Il cattivo cronista" di Francesco Abate - Il Maestrale.

Come ci è finito Rudy, il "cattivo cronista" di questa storia, steso su un letto d'ospedale, delirante di morfina, con braccia e gambe rotte e tutti che vogliono complimentarsi con lui? Lo si saprà avventurandosi all'indietro in un anno della sua esistenza. Lo si saprà seguendo Rudy Saporito, cronista di nera, fra la redazione del suo giornale e le periferie di una grande città di mare. Nella giostra di una vita priva di scrupoli... salvo imprevisti.

"Oltremare" di Mariangela Sedda - Il Maestrale.

Grazia emigra in Argentina e lascia la sorella Antonia con l'anziana madre nel piccolo paese sardo di Olai. Ma il rapporto continua nei 15 anni di scambio epistolare che compongono il romanzo. Nella corrispondenza episodi privati s'intrecciano agli avvenimenti della storia collettiva. Le speranze del dopoguerra giocano in chiaroscuro con le paure per le inquietanti premesse del fascismo. Su tutto e nonostante tutto, la tensione di un filo che tiene, oltremare.

"Scenari d'esilio" di Maria Giacobbe - Il Maestrale.

Quindici parabole.
Più che racconti, parabole. Narrazioni allegoriche che, dopo il successo danese, sono presentate ora al lettore italiano. L'esilio è qui condizione variamente vissuta dai personaggi, entro «scenari» che di quella condizione sono proiezioni. Gli esili esistenziali si traducono in paesaggio denso di immagini che investono il lettore per forza visionaria, immergendolo in una realtà che è sempre figura di inappartenenze, ritorni, ricerche, fughe.

"Pòju Luàdu" di Maria Giacobbe - Il Maestrale.

Un tempo era Pòju,'pozza d'acqua': villaggio di un'immaginaria geografia isolana. Il sarcasmo dei suoi abitanti ha aggiunto Luàdu, 'avvelenato', inquinato da una modernità malintesa. Nella nativa Pòju ha deciso di tornare il giramondo Ciro, vecchio e vedovo. Il passato abita le sue giornate, ma lui non ha smesso di voler provare la vita, spinto da senso d'indipendenza. Sull'evolversi di un epos quotidiano s'innestano personaggi e vicende del romanzo.

"La doppia radice" di Luciana Floris - Il Maestrale.

Sardegna fascista: una comunità di forestieri è impegnata nella bonifica dei territori di Mussolinia (oggi Arborea). Qui inizia la vicenda di una famiglia che si conclude ai nostri giorni. Dal flusso della memoria affiorano i tanti volti che foggiano la trama di un ricco corredo identitario. Vite sconvolte dalla guerra, segnate da abbandoni. Piccoli e grandi eventi si innestano per raccontare una doppia radice linguistica e culturale.

 

"Si chiama Violante" di Rossana Copez - Il Maestrale.

Secolo XIV. Donna Violante Carroz, catalana, prima feudataria donna -personaggio storico di cui le cronache dicono poco - sbarca in Sardegna, nel golfo luminoso della città bianca: Cagliari. Un velo nero le copre il volto. Le pesa sul cuore un compito sproporzionato e non voluto: governare il feudo di una parte montuosa dell'Isola. È ossessionata e guidata da una traccia onirica: vero racconto parallelo di incubi, visioni, maledizioni, leggende.