Bugiarda

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"Bugiarda" di Ayelet Gundar-Goshen - Giuntina, 2019.

«Un libro meraviglioso che mi colpito profondamente» (Amos Oz).

Cos'è veramente successo nel cortile dietro la gelateria? Una ragazzina, impaurita, urla. La gente accorre. C'è un uomo vicino a lei.

Tutto potrebbe essere chiarito in fretta perché l'uomo ha sì commesso qualcosa di imperdonabile, ma non intendeva aggredire fisicamente la ragazzina. Invece lei lascia che l'equivoco prenda corpo, che si converta in bugia e che rapidamente, come una palla di neve che diventa valanga, si trasformi in un'accusa falsa che fallirà per coinvolgere le vite di tutti i protagonisti di questo sorprendente romanzo perché una menzogna provoca sempre altre menzogne in una catena che sembra non avere fine e in cui nessuno è innocente. Una storia che sembra suggerire l'idea che la stessa impalcatura che regge il mondo sia basata sulla menzogna e che dunque anche una bugiarda potrebbe raccontarci una storia autentica.

Originalità, alta tensione, profondità psicologica: gli ingredienti che hanno già fatto innamorare tanti lettori di fìyelet Gundar-Goshen sono perfettamente mescolati in questo nuovo romanzo che affronta temi di grande attualità, come la gestione dei rapporti umani nel tempo delle post-verità, e che spinge a una riflessione originale e imprevista sulla realtà.

"I gatti randagi si reggono sulle gambe già pochi giorni dopo la nascita. I puledri si alzano subito, a un'ora dal parto. Solo i euccìoli d'uomo, lenti come nessun altro, ci mettono mesi a tirarsi in piedi da soli. La lentezza del bambino rappresenta l'esatto contrario della stupefacente velocità delle storie che gli esseri umani inventano. Appena mettiamo al mondo una storia, quella, soprattutto se odora di scandalo, si regge in piedi da sola. Si sofferma un istante dopo già galoppa, non conta più da dove arriva, ma in che direzione corre e quanto lontano giungerà prima di essere sopraffatta dalla legge di natura che blocca la corsa di tutte".

Ayelet Gundar-Goshen è nata in Israele nel 1982. Si è laureata in Psicologia clinica all'Università di Tei Aviv. Redattrice per uno dei principali quotidiani israeliani, è attivista del movimento per i diritti civili del suo paese. È anche autrice di sceneggiature che hanno riscosso un grande successo di critica e vari premi, tra cui il Berlin Today Award e il New York City Short Film Festival Award, I suoi libri sono tradotti in quattordici lingue. Di lei la Giuntina ha già pubblicato Una notte soltanto, Markovitch e Svegliare i leoni.