"Patti Lateranensi è il nome con cui sono noti gli accordi di mutuo riconoscimento tra il Regno d'Italia e la Santa Sede sottoscritti l'11 febbraio 1929, grazie ai quali per la prima volta dall'Unità d'Italia furono stabilite regolari relazioni bilaterali tra Italia e Santa Sede.
Presero il nome del palazzo di San Giovanni in Laterano in cui avvenne la firma degli accordi, che furono negoziati tra il cardinale Segretario di Stato Pietro Gasparri per conto della Santa Sede e Benito Mussolini, capo del Fascismo, come primo ministro italiano. Il rapporto tra Stato e Chiesa era precedentemente disciplinato dalla cosiddetta «legge delle Guarentigie», approvata dal Parlamento italiano il 13 maggio 1871 dopo la presa di Roma. La legge delle Guarentigie non venne mai riconosciuta dai Pontefici, da Pio IX in poi; la somma stanziata anno per anno dal governo italiano venne conservata in un apposito conto, in attesa di concludere un accordo con la Santa Sede". (da Wikipedia)
"Mussolini il fascista. L’organizzazione dello stato fascista. 1925-1929" di Renzo De Felice - Einaudi, 1992.
Dallo Stato liberale alla dittatura, la soppressione dei partiti d'opposizione, le premesse economiche e sociali del regime, la prima strutturazione dello Stato fascista, la Conciliazione e il "plebiscito" del 24 marzo 1929. Dopo Il rivoluzionario e il primo tomo del Fascista dedicato alla Conquista del potere, questo volume, già pubblicato nel 1968, affronta il problema dell'organizzazione del Nuovo Stato totalitario negli anni immediatamente successivi alla crisi aperta dal delitto Matteotti. Accanto a una serie di problemi-chiave, come quelli relativi alla soppressione delle ultime vestigia del regime liberale, l'autore estende la sua analisi ad altri aspetti economico-sociali e politici, come l'inserimento dei sindacati fascisti nel regime, la genesi della Carta del lavoro, le disposizioni sulla stampa, conferendo all'opera il carattere di una storia generale del fascismo nella sua multiforme realtà.