In memoria di Pietro Pibiri - Poeta e Scrittore Sangavinese (1925 – 2021)
Perdona la nostra pigrizia di non essere venuti a salutarti nel momento del tramonto
La terra nell’anima (romanzo) - Edizioni Fiore
Era una domenica di Aprile.
Marco Sanna, non avendo impegni di lavoro, il giorno si concesse qualche ora di sonno in più del solito. Infatti, quando s’alzo dal letto la luce del giorno filtrava già dalle fessure della finestra un po’ malandata della sua stanza da letto. Proprio sua non era, perché d’età inferiore a lui. La loro umile casetta era ubicata proprio di fronte alla grande bella casa “de su meri”. Così chiamavano, i braccianti di allora, il loro datore di lavoro. Marco, mentre ammirava la casa del padrone, sognando ad occhi aperti si diceva: << sono giovane, in futuro avrò anch’io una casa così. Anzi, ancora più bella>>. Alle dipendenze di questo padrone, proprietario terriero, Marco lavora in qualità di bracciante. Aveva l’occupazione garantita per tutto l’anno. A quei tempi era una fortuna, nel confronto con altri meno fortunati che vivevano di stenti.
Poesie (illustrazioni di Andrea Fiori) – G&M Arti Grafiche (1998)
Una brevissima prefazione per presentare al futuro lettore un bel libro di poesie. Un libro particolare, un libro vivo, che ci fa conoscere, meglio di una biografia, la vita e il mondo dell'uomo e poeta Pietro Pibiri che pur traendo ispirazione per la sua opera principalmente dalla sua condizione esistenziale, tratta temi di interesse universale: dall'analisi di costume dell' "Esibizionista" al pacifismo di "Battesimo del fuoco". Per questo ne consiglio vivamente la lettura sicuro che chi lo leggerà ne acquisterà in umanità.
Facciamo parlare il cuore (romanzo) – Edizione Fiore (2009)
Una mattina di una caldissima giornata di luglio, Luisa stava in spiaggia. Vestiva in due pezzi color blu notte, che la rendeva molto sexy. Luisa camminava nella spiaggia, da sola. Colpevole di essere sola, sofferente per essere sola. Col rimpianto d'essere sola. Un soffio gentile le bagnava i capelli di brezza. Luisa camminava nella spiaggia come una sirena sorta dal mare, per un bagno di sole. Luisa presa da un richiamo irrefrenabile si lasciava guidare dal cuore, per i luoghi di sempre. Le scogliere dalle forme bizzarre, sagomate dal tempo e dagli elementi. Dove ogni figura era in un ricordo, un rimpianto. Luisa camminava sulla sabbia calda del sole di luglio. Aveva negli occhi la malinconia di un tramonto. Mentre Luisa, assorta nei suoi pensieri, si bruciava al sole di luglio, ecco disegnarsi di fronte a lei una figura.
Poesia n. 1
Quando
dalla fonte
dell’idea
mi sorge
una frase
ispirata,
d’incanto
nasce
la mia poesia,
ch’è una
parte di me
che s’aggrappa
al tempo
per non morire
Poesia 2 (Ricordi)
I ricordi lieti
sono come
certe stelle
che, anche
se spente,
ancora
ci conforta
la loro luce.
Poesia 3 (Fumi d’estasi)
Arrogante
di potere
quasi fossi un dio,
scettro funesto,
affondi
il dardo,
nelle piaghe
dei giovani.
Papavero
calice d’estasi
e di morte.
In te perisce
chi osa
varcare
i limiti che pone
della vita.
Poesia 4 (Rimorso)
Il seme buono
seminato
nella mente vergine
dei saggi genitori.
L’educazione al bene: avuta
Ho delapidato
in forsennato vivere.
Un popolo
di rimorsi
abita la mente
già piena
di morte.
Ora ch’è
fuggito il tempo
cerco invano
quel bene andato.
Ah…morire
Innocente
come un bambino!
https://www.bibliotecadisangavino.net/cultura/144-arrogus-de-storia/3529-in-memoria-di-pietro-pibiri-1925-2021#sigProId0bb80a7850