Jules Laforgue. Le poesie

Poesia
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

"Jules Laforgue. Le poesie" - BUR Biblioteca Univ. Rizzoli.

Jules Laforgue è in perenne fuga da se stesso, dal mondo, dalle donne, dal lettore che egli vuole stupire sconcertare con gli arditi giochi di parole (sangsuel, viollupté, sexciproque), col silenzio che soggiace, nelle sue liriche, allo scherzo, al sorriso alla malinconia e alla stanchezza esistenziale.

La poetica decadente di Laforgue muove dall'impossibilità - intensamente vissuta - di raggiungere l'ideale romanticismo della purezza e si colora di ironia, talvolta fino al sarcasmo, quando il poeta Pierrot accetta per un istante di partecipare alla realtà. Dopo la traduzione di S. Cigada ("Poesie complete", 1966? e il ritrovamento di numerosi inediti, questa raccolta, fondata sulla edizione del 1970 (a cura di Pascal Pia) e del 1973 (a cura di R. Chauvelot) per le "Poesie ritrovate" è una scelta particolarmente ampia e accurata di visioni, di sogni del misconosciuto Laforgue; un maestro di stile che maneggia parole grossolane, da canzone popolare in un'ottica impressionista e filosofica allo stesso tempo, che prelude alla poesia moderna, a Eliot, a Pound.