"Lavoretti. Così la «sharing economy» ci rende tutti più poveri" di Riccardo Staglianò - Einaudi, 2018
La domanda da cui parte questo libro è: perché di colpo, è diventato necessario arrotondare? Staglianò racconta il progressivo e sin qui inesorabile svuotamento del lavoro.
A partire dagli anni Ottanta il suovalore ha cominciato a degradare rispetto al capitale e da allora la caduta non si è mai arrestata. Dal racconto del presente l'autore individua i principali snodi di questo declino, dal pugno d'acciaio di Reagan contro i controllori di volo alla guerra della Thatcher ai sindacati. Dalla delocalizzazione alla moltiplicazione dei contratti atipici. Dall'automazione che affida alle macchine ciò che prima facevano gli uomini, fino alla gig economy, altro che sharing, che, sotto la maschera della flessibilità, sta istituzionalizzando i "lavoretti", distruggendo nel frattempo la società cosí come la conosciamo. Perché Uber, Airbnb e gli altri pagano tasse risibili nei Paesi dove producono ricchezza, impoverendoli ulteriormente e costringendoli - se non prendiamo radicali contromisure - a un futuro senza welfare. Che aumenterà il bisogno di lavoretti per arrotondare, in una spirale senza fine.