" Il berlusconismo nella storia d'Italia" di Giovanni Orsina - Marsilio, 2013.
Questo libro non parla di Silvio Berlusconi. Non si chiede quali obiettivi egli abbia perseguito, non intende giudicarne il comportamento o stabilire se abbia governato bene o male.
Scegliendo punti di osservazione e ipotesi interpretative finora trascurate, Giovanni Orsina affronta invece il berlusconismo: la sostanza del discorso pubblico del Cavaliere, come esso è stato accolto dal paese, perché ha avuto successo, perché non ha funzionato. Partendo dall'assunto che si sia trattato di un progetto ideologico e politico sufficientemente coerente, il libro ne analizza il nucleo fondante e l'elettorato di riferimento, in una prospettiva storica di lungo periodo e all'interno di un più generale contesto internazionale, ossia come "manifestazione particolarmente clamorosa, sia per intensità sia per durata, di tendenze che negli ultimi anni hanno caratterizzato pressoché tutte le democrazie". Se molti sono già stati i tentativi di avviare un discorso su basi storiche per renderne conto, "bisogna scavare di più - sostiene Orsina per comprendere da quali fragilità della nostra storia sia scaturito il berlusconismo, in quale modo esso abbia inteso rimediare a quelle fragilità, perché la sua proposta in quello specifico momento storico sia parsa ragionevole, e come mai infine la democrazia italiana si sia spinta così tanto più avanti delle altre lungo la via del 'postnovecento'"./p>