"Masters of cinema. David Lynch" di Thierry Jousse - Cahiers du cinéma Sarl, 2010.
David Lynch (USA, 1946) è forse il regista cult per antonomasia, il cui film Mulholland Drive ha segnato l'ingresso del cinema nel terzo millennio.
La sua carriera prende il via più di trent'anni fa con il rivoluzionario e sconcertante Eraserhead - La mente che cancella (1977). Con Velluto blu (1986), Cuore selvaggio (1990) e Strade perdute (1997), il cineasta infonde nuova vitalità all'esperienza sensoriale del pubblico cinematografico, sovvertendo la logica del racconto filmico con insondabili e sconvolgenti espedienti narrativi. Nei primi anni '90, con Twin Peaks, inventa un nuovo genere di serie televisiva. Nonostante sia un regista di Hollywood, Lynch lavora ai margini del sistema degli studios, esplorando le sfaccettature del suo multiforme talento artistico - dalla fotografia alla musica e alla pittura -, che è approdato in musei e gallerie internazionali.