"I vinti non dimenticano: i crimini ignorati della nostra guerra civile" di Giampaolo Pansa - Rizzoli.
I lettori troveranno in questo libro molti nomi di persone sconosciute. Donne e uomini privi di una storia pubblica, scomparsi senza lasciare traccia di sé.
Sono persone uccise nel corso della nostra guerra civile. E quasi tutte schierate da una parte sola: quella fascista, raccolta sotto le bandiere della Repubblica sociale italiana, come militanti, combattenti, semplici simpatizzanti, o ritenuti tali da chi gli ha tolto la vita.
Ma i lettori dei Vinti non dimenticano leggeranno anche di tanti altri morti che non erano schierati con nessuno. Come i triestini, i goriziani e i fiumani deportati e fatti sparire dalle milizie comuniste iugoslave soltanto perché intendevano restare italiani. E come le molte migliaia di civili uccisi dai bombardamenti inglesi e americani, pure dopo l'armistizio e il passaggio dei Savoia e del maresciallo Pietro Badoglio nel campo degli Alleati.
Nei Vinti non dimenticano ho raccontato soprattutto di loro per una ragione di equità. Degli altri morti, quelli che appartenevano alla Resistenza o sono incappati nelle rappresaglie tedesche e fasciste, si è parlato e si è scritto moltissimo, per più di sessant'anni. Invece degli italiani caduti sul fronte dei vinti si è parlato e scritto sempre pochissimo. Ed era quasi fatale, anche se ingiusto, che fosse così.