"L'estate degli inganni" di Adelchi Battista - Guanda, 2013.
25 luglio 1943: Mussolini viene deposto, Badoglio è il nuovo capo del governo. 11 settembre: tre giorni dopo la firma dell'armistizio tra l'Italia e gli Alleati, un commando tedesco libera il Duce dalla prigione sul Gran Sasso.
Tra queste due date si sviluppa un dramma internazionale che ha al centro il destino dell'Italia. A Roma, re Vittorio Emanuele II e Badoglio conducono un complicato doppio gioco con i rappresentanti della Germania nazista, mentre trattano la resa con gli Alleati, in un andirivieni di generali, negoziatori, spie. Nella Tana del Lupo, Hitler discute con il suo Stato maggiore l'invasione della penisola. Tra Washington e Londra - passando per il Vaticano - si intrecciano corrispondenze concitate, speranzose, sprezzanti tra capi di Stato e ambasciatori, mentre gli accordi vengono firmati e comincia la Liberazione. E intanto le bombe non smettono di cadere... In un crescendo di tradimenti ed equivoci, complotti e fughe, Adelchi Battista racconta in presa diretta, come in un film, la storia dei giorni cruciali di quell'estate. Nel suo montaggio serrato di dialoghi e situazioni, i protagonisti e i comprimari di quegli eventi - da Ettore Muti a Kesselring, da Dino Grandi a Claretta Petacci - tornano alla vita componendo il quadro di una vivida commedia umana. Facendo parlare la storia con la voce del romanzo, Battista ci coinvolge nell'avventura di un Paese alla ricerca di una via d'uscita e ci restituisce, con il racconto del nostro passato, una chiave per il nostro presente.