Perdas

Faustino Onnis
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

perdas "Perdas" di Faustino Onnis - Edes.

Ritorna, dopo oltre sedici anni, la raccolta di versi che Faustino Onnis aveva pubblicato come consuntivo di trent'anni della sua attività di poeta, dal 1962 al 1990.

Anni decisivi non solo per lui ma anche per le vicende della poesia e della letteratura in Sardegna. Il premio "Ozieri", nato nel 1956, aveva via via intensificato la sua azione e proprio all'aprirsi degli anni Sessanta, con la presidenza di Antonio Sanna, aveva reso ancora più forte la pressione sui poeti affinchè si spingessero sulla via dell'innovazione. Fedelissimo alla manifestazione - nonostante la distanza geografica - sia come concorrente che come vincitore nonché, per alcune edizioni, anche come giurato, Faustino era attento a quel richiamo e a quegli insegnamenti, anche perché rispondevano alle sue aspirazioni e gli consentivano di dare una direzione all'ansia di cultura e alla passione per la poesia che aveva avvertito sin dagli anni della prima giovinezza. La Fondazione che porta il suo nome, nata di recente a Selargius, da l'avvio alla sua attività con questa pubblicazione, alla quale seguiranno altre iniziative volte alla migliore conoscenza della sua vita e della sua opera, nonché alla crescita e allo studio della letteratura e della cultura di Sardegna. Faustino Onnis, che è scomparso a Selargius, sua città d'adozione, nel maggio del 2001, era nato a San Gavino Monreale nel 1925. Avviato precocemente al lavoro, e precoce nella maturazione intellettuale e nell'adesione all'antifascismo, è stato scrittore in italiano e in sardo ed ha partecipato al movimento per il rinnovamento della letteratura regionale, raggiungendo nella poesia risultati di altissimo livello. Ha lasciato un utile Glossanti sardu-campidanesu e numerosi altri scritti; e ha contribuito, anche con iniziative concrete, alla vita culturale del Campidano, e di Selargius in particolare. Contus de fogu e de àcua : cuatru contus de Faustinu Onnis… tra ariseru e oi. – Condaghes. «Chini at a lìgiri custus contus s'at agatai a manu pigada in unu mundu chi su coru su at a tortai a connòsciri poita est su tempus de su coru a chistionai. Sèmpiri. Ma no isceti. At a biri cantu, custu iscritori e poeta, at postu in su contivizu amurosu de sa lingua, cantu istùdiu, cantu trabballu e sacrititziu, cantu amori. Po pòdiri tortai a is àterus, in milli arritzolus, totu custu isciri su guadangiau cun deditzioni manna.» dae sa Presentada de Anna Cristina Serra