Crisi occupativa per gli operai di S. Gavino
Da "Il Messaggero Sardo", Anno VII n.2 del febbraio 1975.
Crisi occupativa per gli operai di S. Gavino.
A causa del crollo di uno dei due camini di smaltimento dei fumi della Fonderia di San Gavino, circa 140 operai saranno posti in cassa integrazione guadagni per un periodo non ancora precisato ma che potrebbe essere piuttosto lungo per le difficoltà tecniche del ripristino dell'opera.
Gli impianti di fusione del piombo di S. Gavino risultano complessivamente piuttosto vecchi e inadeguati: un loro potenziamento, da tempo previsto nell'ambito degli interventi di risanamento del settore piombo-zincifero, non potrà prescindere da una radicale revisione dei vecchi impianti. Tutti i dipendenti dello stabilimento di S. Gavino hanno deciso di passare all’assemblea permanente per difendere il diritto al lavoro ed hanno richiesto l'intervento dell’autorità politica regionale presso l'AMMI al fine di ottenere garanzie di continuità dell'occupazione e sollecite misure per la ripresa dell'attività produttiva In caso di cassa integrazione i lavoratori rivendicano garanzie per il salario completo, anche con quote a carico dell'azienda.