Cenni storici sul Carnevale a San Gavino M.le
Premesso che ancora non è stata fatta una ricerca storica specifica, che come comitato ci riserviamo al più presto di promuovere, è del 1410 il primo riferimento al carnevale, inteso però come ricorrenza e festa religiosa. Non abbiamo cioè alcun dato, neanche relativamente ai secoli successivi di alcuna iniziativa o festeggiamento di carattere civile. Bisogna fare un lungo salto temporale per arrivare all'800, periodo per il quale risulta sufficientemente documentato come la ricorrenza venisse festeggiata in ambito popolare anche in forme di partecipazione collettiva e organizzata. Vi era allora la consuetudine di trascorrere in compagnia le festività del carnevale, divertendosi maschi e femmine con canti e balli, al suono di diversi strumenti. Generale era pure l'usanza di uscire per le strade mascherati, e tra le maschere più diffuse era " su mustajoni", lo spaventapassari. Gli anziani ricordavano squadre di cavalieri in costume e mascherati, che lanciati al galoppo per le stradine del paese, gettavano manciate di paglia ai passanti. Altra usanza, interrotta solo verso il 1930, era quella delle esibizioni acrobatiche dei cavalli in corsa (parillias), effettuate da giovani del luogo. Nel carnevale di allora dovevano intervenire anche gruppi organizzati. Lo testimonia il fatto che verso il 1880, in odio al parroco Sanna che intendeva interrompere un'antica tradizione, nel carnevale seguente intervennero numerose persone mascherate "...da persone di chiesa o amiche del parroco..." che misero in atto per le strade parodie di processioni sacre.