Captivi II: Lampi di verità rosso sangue

Da Il Filo della Memoria 2.0 - Biblioteca Multimediale di San Gavino Monreale (VS).

Da "La Gazzetta del Medio Campidano", Anno 14, n. 3 del 25 Febbraio 2012)

Cortometraggio realizzato dalla Biblioteca di San Gavino

Captivi II: Lampi di verità rosso sangue

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"Quando la coscienza rimorde per il male commesso e la verità vuoi venire alla luce, ma oscure forze tramano per fermare la grande rivelazione...". Con queste parole ha inizio "Captivi II capitolo: Lampi di verità rosso sangue", il piccolo cortometraggio realizzato dalla biblioteca di San Gavino e dal prezioso aiuto di volenterosi utenti. Il lavoro è il secondo corto della serie Captivi, una sorta di poliziottesco, che ripercorre le vicende di Panisoli, giovane autore il quale è in possesso di alcuni documenti contenenti delle verità scomo­de ed è pronto a renderli pubblici, ma il misterioso dottor Mabuse riesce a togliere di mezzo lo scrittore e ad imposses­sarsi dei tanto temuti file. Uno dei sicari al soldo dello stesso Mabuse, preso dagli scrupoli, nasconde segretamente il cd contenente i file. Da qui comincia il secondo capitolo della saga che avrà certamente un seguito. "Questa serie è nata con l'obiettivo di far conoscere un periodo buio del nostro Paese come quello degli anni di piombo e dei misteri come la strage di Piazza Fontana, l'attentato alla stazione di Bologna o il delitto di Aldo Moro. Tutto ciò si sposa con la passione per il cinema poliziottesco anni '60", spiega Ruggero Ruggeri, il quale ha curato la regia con l'aiuto di Fabrizio Serra. Oltre alla serie "Captivi" la biblioteca porta avanti diversi progetti come ad esempio i video sulla storia della Sardegna "S'Istoria furara", o le video-rubriche "Book focus" e "Incipit" delle quali verranno inserite le puntate a cadenza bimestrale, e inol­tre le presentazioni di libri che trattano vari argomenti. Ruggeri inoltre analizza come "il riscontro ottenuto è abbastanza contraddittorio. Non c'è stata una pubblicità efficace. Lavoria­mo con i mezzi che abbiamo a disposizione e insieme a per­sone con le quali c'è un rapporto di confidenza e amicizia, ma saremmo contenti se questa collaborazione si aprisse an­che a chiunque può essere interessato ai nostri progetti che si possono visionare sul sito della biblioteca: www.bibliotecadisangavino.net

Lorenzo Argiolas