Crolla la ciminiera della Fonderia

Da Il Filo della Memoria 2.0 - Biblioteca Multimediale di San Gavino Monreale (VS).
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Dall'"Unione Sarda", 26 febbraio 1975.

Crolla la ciminiera della Fonderia

L’imponente manufatto (70 metri) si è abbattuto sulla sala pompe provocando danni rilevanti. Nessuna vittima

Con un rombo di tuono, la ciminiera della Fonderia di San Gavino è rovinata questa sera abbattendosi sulla sala pompe. Lo schianto è stato sentito da lontano: alle prime persone accorse si è presentato uno spettacolo di distruzione che ha fatto pensare ad una esplosione e ha fatto temere che vi fossero delle vittime. Poi qualcuno si è accorto che dal paesaggio mancava una presenza consueta, qualcosa, e si è reso conto che la ciminiera costruita quarantacinque anni fa, non c’era più. Non vi sono state vittime ma i danni provocati dal peso della costruzione, che si è prima incurvata frazionandosi in grossi agglomerati di mattoni, appaiono ingenti. Fino a tardi vigili del fuoco, carabinieri e operai hanno rimosso le macerie per assicurarsi che non vi fosse rimasto sotto qualcuno. Fortunatamente, al meno per ora, il bilancio si riferisce soltanto a danni materiali. L’alta torre fumaria, che svettava a 68 metri d’altezza, era stata costruita nel 1931. Alla base aveva un diametro di 10 metri e nella costruzione non era stato trascurato un certo garbo tanto che arieggiava alla lontana con due palchi, i campanili di Venezia. Per questi 45 anni aveva caratterizzato il panorama in quel punto della piana campidanese. Per anni aveva resistito alla violenza del maestrale , reggendo alle raffiche anche di 150 chilometri all’ora. E’ stata certamente una forte opera di ingegneria. Oggi è caduta, ma non è stato il vento ad abbatterle: forse la continua pioggia dei giorni scorsi, succeduta bruscamente al lungo periodo di secca, ne ha minato le fondamenta facendole mancare l’appoggio. Al di là del danno in sé, è possibile che il crollo della torre adesso provochi una riduzione dell’attività della Fonderia, almeno fino a quando non si potrà ricostruirne un’altra o adottare – se ve ne sono – altri sistemi per la dissipazione dei fumi.