Differenze tra le versioni di "Ferrovie Reali Sarde"
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Frattanto i lavori per il proseguimento da Villasor a San Gavino continuano. Scrive il '''"Corriere di Sardegna" del 3 settembre 1871''': | Frattanto i lavori per il proseguimento da Villasor a San Gavino continuano. Scrive il '''"Corriere di Sardegna" del 3 settembre 1871''': | ||
Versione attuale delle 15:09, 4 dic 2012
Frattanto i lavori per il proseguimento da Villasor a San Gavino continuano. Scrive il "Corriere di Sardegna" del 3 settembre 1871:
« Sabato, 2 del corrente, venne dal R. Commissario cavaliere Imperatori praticata una ispezione sul tronco di ferrovia Villasor-San Gavino, ed il risultato ne fu favorevole, per cui dichiarò potersi aprire al servizio del pubblico, come difatti ieri avvenne con una solennità mezzo officiale, ma che riuscì abbastanza brillante e soddisfacente.
Un treno trasportato dalla locomotiva Ichnusa, imbandierata ed ornata di festoni di alloro, composto di sei vagoni nuovi e due carri bagagli, parti alle nove antimeridiane dalla stazione della nostra città. Avevano preso posto in esso una cinquantina di persone, tra cui il signor Rito consigliere delegato della Prefettura, il sindaco di Cagliari, il sig. Imperatori R. Commissario, il marchese di Nissa, direttore della Compagnia delle ferrovie sarde, gli onorevoli deputati Salaris e Fara, non che il presidente del Consiglio provinciale di Sassari, avv. Satta Musio. Lungo la linea percorsa, in tutte le stazioni, si fecero trovare i sindaci, seguiti da buon numero de' loro conterranei, per offrire ospitalità ai viaggiatori. Alla stazione di Samassi si accettò un rinfresco da quel sindaco, il quale prese posto nel convoglio, come avean già fatto i sindaci dei Comuni, le cui stazioni erano state percorse.
Alle 11,40 il treno si arrestò a San Gavino, ove la Guardia nazionale, al momento che il Sindaco locale riceveva i nuovi arrivati, presentò le armi. Vi furono salve di gioia. Per cura dell'Impresa costruttrice fu imbandita una refezione sotto una tenda pavesata con colori nazionali.
Al dessert pronunciarono discorsi di circostanza il signor Satta Musio, gli onorevoli Fara e Salaris, l'avv. della Compagnia signor Todde, il marchese di Nissa, ed in ultimo il Consigliere delegato della Prefettura.
Nelle ore pomeridiane il treno faceva ritorno in Cagliari.
Per quanto riguarda ai telegrafi, non meno attivamente e con buoni risultati procedono i lavori. Difatti, il giorno 2 aprironsi quattro stazioni telegrafiche cioè Serramanna, Samassi, Sanluri e San Gavino, le quali funzionano a meraviglia».